La battuta perfetta

"Alla fine [...] ci fecero salire sul palco, e da là - inedito, agognato, spaventoso punto di vista sul mondo - imparammo la prima cosa che si impara di fronte a una platea: ogni pubblico è uno specchio, dove la tua faccia si rifrange in mille volti. E in quei volti, finalmente, vedi davvero come tu sei fatto." [pg 129]

"Domani, figlio, avrò sette punti di sutura sul sopracciglio che tu mi spaccherai. Ma i lividi che lasci sul mio volto sono niente in confronto a quelli che mi anneriscono l'anima quando penso a come sia difficile, forse impossibile alla nostra stirpe, essere 'sta cosa (vuota, eppure così pesante) che ci ostiniamo a chiamare padre" [pg 176]

[La battuta perfetta, Carlo D'Amicis, Minimum Fax 2010]