Vi domanderete perché mai uno scrittore americano viva a Roma. Prima di tutto perché mi piace i romani che ci frega niente se sei vivo o morto: sono neutrali, come i gatti. Roma è la città delle illusioni, non a caso qui c’è la Chiesa, il Governo, il Cinema, tutte cose che producono illusione, come fa tu come fa io. Sempre più il mondo si avvicina alla fine perché troppo popolato con le macchine, veleni e quale posto migliore di questa città, morta tante volte e tante volte rinata, quale posto più tranquillo per aspettare la fine da inquinamento, sovrappopolazione. E’ il posto ideale per vedere se il mondo finisce o no . [dal film "Roma", Federico Fellini 1972]
Dai, su, schiacciare play, leggere, cantare, commuoversi!