Quel che fa paura
Quel che fa paura
come i tasti estremi di un pianoforte
come le falangi delle dita
quando la mano è magra prima della morte
Quel che fa paura
come quelle strade in salita
sbarrate soltanto dal celo
da quelle dita
Quel che fa paura
come le scale di legno di gialle cantine
come le statue di marmo nelle chiese
come le donne nude, distese
viste dal rosa di tendine
Quel che fa paura
come la scia di un benzinaio aperto
nelle strade di deserto americano
come i fulmini senza tuono di primavera rumena
dove il povero è buono e il cattivo non piega mai la sciena
Quel che fa paura
come il giallo lampeggiante dopo l'ora di cena
come l'ora di cena quando il giallo lampeggia
e non hai neanche il pane da mangiare
Quel che fa paura
come un battesimo bianco consumato nel fango
come una cresima dal sapor di buco nero
e di nozze ammazzate gridando "non aver paura"
A un bambino certe cose son lontane
come salti di rane dentro immense paludi
come sputi a gola secca scagliati contro un'onda del mare
Quel che fa paura Max Gazzè