"Mimmo Rubino The Snake! TRE" di Silvia Marsano


Mimmo Rubino, "The Snake! TRE", maggio 2007, Galleria Teknè, Potenza
La mostra che Mimmo Rubino pensa per Teknè ha un ché di non convenzionale, sia nella volontà di accostare diverse esperienze artistiche: pittura, fotografia, video, sia per il tema che le accomuna: il gioco, il videogame, uno fra i più giocati al mondo, the snake; riportandoci all’interno di un’esperienza comune, rimanda metaforicamente all’interno dei meccanismi che sottendono a qualsiasi fruizione.
Chiunque di noi si trova costantemente ad esser consumatore, consapevole o no, di immagini, messaggi, codici linguistici, siano essi quelli della televisione o di un telefonino, videogioco, computer , cartellone pubblicitario, museo, galleria etc.
Prediligendo una linea disgiuntiva, sono accostati elementi estrapolati dal loro contesto, come nel caso dell’audio e del video di “ricomincio da tre” o dell’altissima definizione delle stampe fotografiche, che smaschera i pixel bruciati del display di un telefonino ormai obsoleto; ciò che vien fuori, è un messaggio estremamente ironico e riflessivo.
Conducendoci all’interno di un percorso evocativo, questa mostra segue lo spirito interno al gioco stesso, un gioco nel gioco, emerge così, quell’aspetto meta-operativo che l’arte, nella più alta delle sue espressioni esplicita, come capacità di riflettere, di operare su operazioni, dinamica che peraltro, è propria di qualsiasi comportamento umano.
Seguendo le precedenti esperienze di writing e di vjing, la sua opera analizza il percorso che va dalla parola scritta, intesa soprattutto come segno, al messaggio, secondo sfumature sia psicologiche (le ossessioni che ne derivano) che strettamente culturali, storico-sociali, nell’intento, forse, di rovesciare il culto, sia esso sacro che profano.
L’arte è un “gioco”, ma “un gioco serio”.[Emilio Garroni]

Silvia Marsano